Zurigo – Volvo Cars, casa automobilistica del segmento premium, ha svelato il suo approccio distintivo allo sviluppo delle automobili a guida autonoma presentando una famiglia di quattro persone al Salone dell'auto di Detroit.
I componenti della famiglia Hain, proveniente da Göteborg, in Svezia, sono le prime persone scelte per partecipare a un programma di ricerca sulla guida autonoma nella vita reale che si basa sull'uso di automobili vere in un contesto di traffico reale.
«Noi di Volvo Cars facciamo le cose diversamente, lo abbiamo sempre fatto», ha sottolineato Håkan Samuelsson, Presidente e CEO del Gruppo Volvo Car. «Le nostre priorità sono sempre state le persone e il desiderio di semplificare le loro vite. La tecnologia dovrebbe migliorare l'esperienza di consumo rendendo la mobilità maggiormente sicura, sostenibile e pratica.»
Volvo Cars sostiene che, prese dalla frenesia di fornire automobili completamente autonome, molte case automobilistiche stiano perdendo di vista l'ingrediente più importante: le persone che le useranno. Lo straordinario approccio di Volvo consiste nel definire una tecnologia basata sul ruolo del conducente e non viceversa.
«L'obiettivo del progetto di ricerca Drive Me è di concentrarsi su come migliorare la vita delle persone e avere un impatto positivo sulla società. Ai nostri processi di ricerca e sviluppo applichiamo un approccio olistico, piuttosto che puramente tecnologico. Per quanto ne sappiamo, nessun altro sta sviluppando un sistema di guida autonoma partendo da una visione incentrata sulla persona», ha dichiarato Henrik Green, Senior Vice President della divisione Ricerca & Sviluppo presso il Gruppo Volvo Car.
Drive Me è un programma di ricerca collaborativo che vede la partecipazione di diversi soggetti del settore pubblico, privato e accademico. Si tratta probabilmente del progetto di guida autonoma nella vita reale più all'avanguardia, ambizioso e ampio al momento esistente. Nell'ambito di Drive Me, nel 2017 saranno messe in circolazione fino a 100 automobili a guida autonoma per le strade di Göteborg, in Svezia, dove ha sede la casa madre di Volvo Cars, con alla guida persone vere in un contesto di traffico reale. Il progetto sarà ampliato ad altre città in tutto il mondo nel prossimo futuro.
«Vogliamo capire meglio come si sentono le persone quando attivano e disattivano la guida autonoma, come dovrebbe essere il passaggio tra una modalità e l'altra e come impiegherebbero il tempo a bordo di queste automobili mentre si dirigono verso la loro destinazione», ha aggiunto Henrik Green.
La casa automobilistica svedese, un partner chiave nel progetto di ricerca Drive Me, aspira a lanciare sul mercato le sue prime automobili completamente autonome entro il 2021.
Volvo Cars ha svelato una possibile visione di ciò che potrebbero offrire le automobili a guida autonoma con il progetto Concept 26 presentato nel 2015. Più di recente la casa automobilistica ha collaborato con l'azienda di ride-sharing Uber per sviluppare una tecnologia di base per le automobili a guida autonoma e ha lanciato una joint venture con il fornitore leader di sistemi di sicurezza automobilistici Autoliv, chiamata Zenuity, allo scopo di sviluppare software di riferimento nel campo della guida autonoma e soluzioni di sicurezza per gli OEM.
Al Salone dell'auto di Detroit, Volvo Cars ha anche annunciato i dati di vendita preliminari relativi a tutto l'anno, che riflettono la continua crescita portata avanti dalla casa automobilistica del segmento premium, e ha riconfermato il suo impegno a continuare a promuovere il marchio negli Stati Uniti, dove nel 2018 sarà inaugurato un nuovo stabilimento produttivo che creerà oltre 4 000 nuovi posti di lavoro a Charleston, nella Carolina del Sud.
