Comunicati stampa

1940-1949

1940 - 1949

 

 

 

Motorizzazione di massa

 

NEL 1944 VOLVO PRESENTÒ LA PRIMA PV444 CHE RIMASE IN PRODUZIONE, IN VARI MODELLI, PER OLTRE 20 ANNI.

 

1940
La seconda guerra mondiale fece crollare le vendite di Volvo da 7.306 a 5.900 veicoli. Le cause erano da ricercare nel razionamento della benzina e nella crescente penuria di materiali, inclusi i pneumatici. Ecco cosa scrisse Assar Gabrielsson sugli inizi del conflitto: "Con la dichiarazione di guerra, la situazione cambiò completamente, come per magia. Le vendite cessarono quasi del tutto e i clienti che avevano sollecitato la consegna incominciarono ad annullare gli ordini".
Il declino delle vendite fu in parte compensato da un nuovo settore di attività in seno alla difesa svedese. L'ufficio progetti Volvo fu intensamente impegnato a progettare gasogeni e veicoli speciali destinati all'esercito. Uno dei veicoli presentati fu una jeep.
Nel primo anno di guerra, Volvo vendette 7.000 gasogeni. La maggior parte andò alle forze della difesa ma alcuni esemplari furono acquistati anche da privati.
La produzione della PV53-56 tuttavia continuò, anche se era praticamente impossibile ottenere i pezzi dall'estero. Alcune vetture erano dotate di un motore modificato, l'ECG, in cui la G stava per Gas (gasogeno), in grado di erogare 50 cv.

 

1941
La PV60 fece seguito alle PV53-56. Si trattava di una vettura più grande, in stile americano. Le consegne, previste per l'inizio del mese di maggio 1940, dovettero essere rinviate. Malgrado ciò, Volvo costruì vari prototipi che presentavano diverse evoluzioni della carrozzeria.
Il 6 settembre, Volvo consegnò il 50.000esimo veicolo e, vista la situazione mondiale del momento, non sorprende che fosse un autocarro.
Nel corso dell'anno, Volvo acquisì la maggioranza azionaria di Svenska Flygmotor AB.

 

1942
Fra il 1942 e il 1943 vennero costruiti altri quattro prototipi della PV60. Le porte posteriori di queste vetture erano incernierate posteriormente e le borchie erano relativamente piccole. Volvo prevedeva di avere pronta questa nuova vettura per la fine della guerra, mentre cominciavano a prendere una forma più precisa anche i progetti per un'altra vettura. I dirigenti Volvo assegnarono la realizzazione di questa piccola utilitaria post-bellica a un gruppo di circa 40 persone.
Volvo acquisì Köpings Mekaniska Verkstad AB, fornitore di trasmissioni e scatole del cambio fin dall'inizio.
Il capitale azionario di Volvo fu portato a 37,5 milioni di corone.

 

1943
I piani per il dopoguerra erano ormai in fase avanzata. La piccola nuova vettura, battezzata PV444, doveva essere presentata al pubblico nell'autunno del 1944, ma Volvo sapeva già che sarebbe stata un'automobile originale, in cui al design americano si abbinavano dimensioni europee. La combinazione si rivelò vincente. La PV444 avrebbe avuto un motore a 4 cilindri e trazione posteriore.
In Europa la guerra continuava a infuriare e, parallelamente al lavoro di progettazione e sviluppo, Volvo continuò a produrre gasogeni e veicoli speciali per l'esercito.

 

CONTEMPORANEAMENTE ALLO SVILUPPO DI PRODOTTI DESTINATI ALLA MESSA IN PRODUZIONE DELLE VETTURE, VOLVO, COME LA MAGGIOR PARTE DEI COSTRUTTORI AUTOMOBILISTICI, HA SVILUPPATO ANCHE DIVERSI VEICOLI SPERIMENTALI.
ALL'INIZIO DEGLI ANNI QUARANTA ERA STATA PROGETTATA UNA CONCEPT CAR COMPLETAMENTE NUOVA, CHIAMATA PV40, CON MOTORE POSTERIORE. IL MOTORE, POSIZIONATO SOPRA L'ASSE POSTERIORE, AVREBBE AVUTO OTTO CILINDRI A STELLA A COPPIE E UNA POTENZA DI 70 CV. MALGRADO I RISULTATI POSITIVI DEI TEST, IL PROGETTO FU PERÒ ABBANDONATO, NON ULTIMO A CAUSA DEI COSTI DI PRODUZIONE CONSIDERATI ECCESSIVI. |

 

CONTEMPORANEAMENTE ALLO SVILUPPO DI PRODOTTI DESTINATI ALLA MESSA IN PRODUZIONE DELLE VETTURE, VOLVO, COME LA MAGGIOR PARTE DEI COSTRUTTORI AUTOMOBILISTICI, HA SVILUPPATO ANCHE DIVERSI VEICOLI SPERIMENTALI.
ALL'INIZIO DEGLI ANNI QUARANTA ERA STATA PROGETTATA UNA CONCEPT CAR COMPLETAMENTE NUOVA, CHIAMATA PV40, CON MOTORE POSTERIORE. IL MOTORE, POSIZIONATO SOPRA L'ASSE POSTERIORE, AVREBBE AVUTO OTTO CILINDRI A STELLA A COPPIE E UNA POTENZA DI 70 CV. MALGRADO I RISULTATI POSITIVI DEI TEST, IL PROGETTO FU PERÒ ABBANDONATO, NON ULTIMO A CAUSA DEI COSTI DI PRODUZIONE CONSIDERATI ECCESSIVI. |

 

1945
Dopo il grande successo riscosso dalla PV444, Volvo si trovò ad affrontare un periodo difficile. Nell'industria meccanica ebbe inizio un lungo sciopero e Volvo dovette riporre nel cassetto i piani per una rapida produzione. Malgrado ciò, riuscì a completare due vetture pronte per la strada e a collaudarle assieme al prototipo. Una venne sottoposta a diverse settimane di prova su strade dissestate, da Skåne nel sud della Svezia a Kiruna nel nord. Il razionamento della benzina era ancora in vigore ma Volvo ottenne una speciale autorizzazione per acquistare benzina da distribuire fra i vari depositi lungo il tragitto. Le vetture percorsero 30.000 km e il pubblico accorse numeroso a vedere "la bella del mondo dell'automobile", come veniva reclamizzata da tutti i concessionari del paese.

 

1946
Le conseguenze dello sciopero nell'industria meccanica continuavano a ostacolare i progetti di piena produzione di Volvo.
La produzione della PV60 iniziò su piccola scala, ma l'azienda dedicò tutte le proprie energie per rispondere alla richiesta di PV444.
Per reperire l'acciaio vennero contattati fornitori negli Stati Uniti, ma senza successo. Solo quando l'ingegnere capo di Volvo, Karl Lindblom, portò una vettura dimostrativa negli Stati Uniti i fornitori di lamiera si lasciarono convincere.
L'inizio della produzione fu fissato per il 1947, quasi tre anni dopo la firma dei contratti all'esposizione di Stoccolma.

 

1947
All'inizio dell'anno venne costruita una serie di prova di dieci PV444 per controllare il buon funzionamento del processo di produzione. I prototipi originali subirono alcune modifiche. Le luci posteriori furono modificate; invece della forma arrotondata, ora arrivavano ai fianchi della vettura. Gli indicatori di direzione vennero incorporati nei montanti centrali e, sui lati del cofano, vennero posti dei piccoli emblemi 444. La produzione di serie iniziò in febbraio. All'epoca Volvo aveva già venduto 10.181 delle 12.000 vetture previste.
All'inizio la produzione procedette lentamente e si dovette attendere un po' prima che la PV444 diventasse una presenza familiare sulle strade.
Le prime 2.300 vetture per le quali era già stato firmato il contratto vennero vendute in perdita. Il prezzo di 4.800 corone fissato all'esposizione di Stoccolma era ancora valido, sebbene quello effettivo fosse salito a 8.000 corone.
20 anni dopo la sua creazione, Volvo era ormai diventato un gruppo importante, con un fatturato di 112 milioni di corone svedesi e quasi 3.000 dipendenti. La fine della guerra portò una fortissima richiesta di veicoli e le vendite degli autocarri Volvo raddoppiarono, mentre quelle degli autobus aumentarono di sei volte nel giro di pochi anni.

 

1948
Nel 1948 Volvo registrò il suo record di produzione. Dalle fabbriche uscirono quasi 3.000 automobili e quasi tutte PV444, fatta eccezione per poche centinaia di esemplari. La produzione della PV60 venne progressivamente aumentata e i taxi della serie 800 erano ancora in produzione.
Le vendite della PV444 erano state interrotte per permettere alla produzione di far fronte alla domanda.

 

1949
Il 1949 fu il primo anno, dalla fondazione di Volvo nel 1927, in cui il numero di automobili prodotte superò quello degli autocarri e degli autobus. Negli anni Trenta, le vendite di vetture erano state complementari a quelle di autocarri; ora si era arrivati a una svolta.
Fu deciso di produrre altre 700 PV444, oltre alle 12.000 già previste, in una versione speciale chiamata PV444S. La vettura era di colore grigio tortora invece dell'inevitabile nero, mentre gli interni erano rossi e grigi. Vennero apportate alcune modifiche esterne, ma la meccanica rimase invariata. La vettura fu offerta esclusivamente ai clienti con contratto che potevano permettersi di acquistare il modello speciale a un prezzo maggiorato.
Volvo aveva prodotto complessivamente oltre 100.000 veicoli, 20.000 dei quali destinati all'esportazione. Circa 6.000 persone lavoravano ormai per Volvo Group.
Nella fabbrica di Göteborg si contavano 900 operai e 500 impiegati.

 

HELMER PETTERSON SVOLSE UN RUOLO IMPORTANTE NELLO SVILUPPO DELLA PV444. PETTERSON AVEVA PROGETTATO DEI GASOGENI PER SÉ E ASSAR GABRIELSSON LO CONDUSSE IN VOLVO. IL GASOGENO VOLVO HP-1, DA FISSARE SUL RETRO DELLA VETTURA, FU UNA SUA CREAZIONE. DATO CHE AVEVA MOLTE IDEE SU COME DOVESSE ESSERE REALIZZATA UNA PICCOLA VETTURA, OTTENNE CARTA BIANCA PER INIZIARE A LAVORARE ALLA PV444. |

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I fatti e le descrizioni contenuti in questo materiale per la stampa si riferiscono alla gamma internazionale di autovetture prodotte da Volvo Cars. Le caratteristiche descritte possono essere optional. I prodotti Volvo in vendita sul mercato italiano possono variare in termini di specifiche e allestimenti rispetto a quanto illustrato sul sito.