La VESC (Volvo Experimental Safety Car) fu presentata al Salone di Ginevra del 1972 – anticipando una vasta gamma di soluzioni tecniche che sarebbero poi diventate le basi sulle quali Volvo ha costruito la sua leadership nel campo della sicurezza e del rispetto per l’ambiente.
Anche dal punto di vista estetico, la VESC preannunciò il linguaggio stilistico che avrebbe caratterizzato la Volvo 240, lanciata nel 1974 e divenuta poi il modello più di venduto nella storia Volvo, con 2,9 milioni di esemplari prodotti nell’arco di 19 anni.
Innovativa anche nel rispetto per l’ambiente
La VESC sperimentava anche altre soluzioni tecniche per quanto riguarda le sospensioni anteriori.
Ma soprattutto, presentava un quattro cilindri a iniezione, il B20, che era stato progettato per soddisfare le nuove norme antinquinamento emanate nel 1974 negli USA. Grazie a quello che oggi è chiamato EGR (Exhaust Gas Recirculation – Ricircolo dei gas di scarico) e al convertitore catalitico, la VESC può essere considerata la capostipite di tutti i successivi modelli Volvo a marmitta catalitica e sonda Lambda, una sensazionale innovazione introdotta da Volvo nel 1976.
Ha precorso i tempi
Il progetto VESC dimostrava chiaramente l’impegno fermo e determinato di Volvo nel settore della sicurezza attiva e passiva dell’automobile. La maggior parte delle soluzioni tecniche presentate nella VESC ottemperava agli standard di sicurezza Volvo, molto più severi di quelli normativi allora previsti nei vari Paesi.
Molte delle soluzioni inserite in questa concept car furono poi introdotte nella Volvo 240 – e gradualmente anche nei modelli Volvo successivi.
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