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Un manichino di donna gravida aiuta Volvo Cars a capire gli effetti di uno scontro sulle gestanti

 

 

I sistemi di sicurezza passiva delle auto moderne sono stati studiati sia per gli adulti che per i bambini ma, finora, nessuno aveva preso in considerazione un’altra categoria di persone: le gestanti e i feti che portano in grembo.  I ricercatori sanno sorprendentemente poco degli effetti di un urto su questi soggetti.

 

Per gettare nuova luce sull’argomento, Volvo Car Corporation ha sviluppato un modello computerizzato unico al mondo di manichino per crash, che riproduce una gestante.

 

“Stiamo completando lo studio su tutte le età dei nostri clienti” afferma Laura Thackray, CAE e Ingegnere Biomedico al Volvo Cars Safety Center, che ha sviluppato il modello del manichino e l’ha battezzato Linda.

 

Secondo il Dr. Harold Weiss, Professore Associato all’Università di Pittsburgh (USA) e Direttore del locale centro di ricerche su traumi e lesioni, il trauma dovuto a incidenti stradali è la causa principale di morte durante la gravidanza. Le lesioni dovute a sinistri stradali sono la principale causa di ricoveri ospedalieri di donne gravide per lesioni traumatiche. Per i feti, gli incidenti stradali sono la causa più diffusa di mortalità a seguito di evento traumatico, molto maggiore nei bambini non nati che nei neonati.

 

Linda è un manichino modulare completo, realizzato con l’ausilio del computer, riproducente una donna incinta. L’addome, la zona pelvica e le anche ricordano nei dettagli la struttura anatomica femminile, con tessuti simili a quelli umani, mentre il resto del manichino è simile a quelli attualmente in uso nei crash-test, come l’Hybrid III, composto da parti metalliche e in materiali sintetici. L’anatomia di Linda comprende le costole, il tessuto soffice addominale, le ossa pelviche, l’utero in gravidanza, la placenta, il liquido amniotico e la riproduzione di un feto di 36 settimane, soprannominato "Kira".  Le dimensioni corporee e lo stato di avanzamento della gravidanza di Linda sono scalabili per rappresentare quelle di ogni specifica donna.
"Gli usi principali di Linda, da quando è entrata in servizio agli inizi del 2002, sono stati le ricerche sul corretto posizionamento della cintura di sicurezza per le donne incinta e il meccanismo dei traumi fisiologico causati dall’urto" spiega Thackray.

 

Potenziale per sviluppi futuri
 Queste simulazioni ci hanno permesso di studiare gli effetti, sulla mamma e sul feto, della cintura di sicurezza ed dell’airbag durante una collisione. La simulazione computerizzata ci permette di valutare, con grande precisione, come si muove la cintura di sicurezza, come incide sul corpo della gestante, quale influsso hanno l’airbag e il volante sull’utero, sulla placenta e sul feto, fra le altre cose. Il manichino è molto utile per lo sviluppo di nuovi modelli di cinture e di altri dispositivi di sicurezza passiva.
 “Grazie alle simulazioni eseguite con Linda e agli studi di ergonomia condotti qui alla Volvo Cars, sono certa che il potenziale per incrementare la sicurezza passiva anche per le donne in gravidanza sia notevole.  Penso, inoltre, che anche gli altri occupanti dell’auto ne trarranno beneficio” afferma Thackray.
Oggi molte donne incinta si chiedono se la cintura possa mettere a repentaglio la vita del feto, in caso di urto. Tutti gli studi finora condotti sono concordi nel concludere che è sempre consigliabile allacciare la cintura di sicurezza, anche per le gestanti 
“Attualmente si tratta del dispositivo più efficace per proteggere la gestante e il feto. Ma è fondamentale che la cintura sia indossata nel modo corretto. Deve essere tenuta aderente al corpo, con la parte diagonale che passa fra i seni e lungo un lato della pancia. La parte orizzontale della cintura va tenuta più bassa possibile, ben sotto la pancia, e mai al di sopra” spiega Laura Thackray.
La ricercatrice aggiunge: "Un altro consiglio per le gestanti al volante è di sistemare il sedile in modo da continuare a guidare in modo confortevole ma, al tempo stesso, allontanando il più possibile la pancia dal volante”.

 

Captures

 

Il manichino virtuale, Linda, visto in sezione.  Il modello attuale è basato su una gestante nello stadio finale della gravidanza e rappresenta la corporatura media delle donne europee e americane.

 


“Volvo Cars lavora per proteggere meglio le gestanti e i loro feti in caso di incidente automobilistico” afferma l’ideatrice del manichino, Laura Thackray, CAE e Ingegnere Biomedico al Volvo Cars Safety Center.

 

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