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Ricerca sui comportamenti - Volvo Cars affronta le sfide sul fronte della sicurezza

Ricerca sui comportamenti

 

Volvo Cars affronta le sfide sul fronte della sicurezza
per una popolazione in via di invecchiamento

 

Due automobilisti si avvicinano al medesimo incrocio. Il primo ha 40 anni, e muove rapidamente la testa e gli occhi alla ricerca di eventuali pericoli. Il secondo ha 80 anni, e posiziona con precauzione l'auto, ma la maggiore rigidità del collo e il campo visivo più stretto rendono questa situazione di routine più complessa per lui che per l'automobilista più giovane. Nel campo della sicurezza, uno degli obiettivi di rilievo di Volvo Cars consiste nel progettare nuove tecnologie in grado di aiutare gli automobilisti anziani, sempre più numerosi, a continuare a guidare in modo sicuro.

 

Noi tutti invecchiamo. Gli studi demografici condotti sia in Europa, sia dalle Nazioni Unite, mostrano chiaramente che è in corso un cambiamento della distribuzione per fasce di età della popolazione mondiale. Gli anziani vivono oggi più a lungo, sono più attivi e godono di una salute migliore che in passato, dando origine a una maggiore domanda di mobilità individuale rispetto alle generazioni precedenti.

 

"Per noi, conoscere le esigenze di sicurezza degli automobilisti nelle varie fasi della vita è essenziale al momento di progettare le vetture. Una parte di rilievo di tale attività consiste nel capire che cosa rende più agevole per i conducenti anziani affrontare le sfide associate all'età. In questo caso, ricerca e conoscenze sono essenziali", afferma Thomas Broberg, consulente anziano per la sicurezza presso Volvo Cars, che aggiunge:
"Le statistiche relative agli incidenti mostrano che, nel complesso, il coinvolgimento degli automobilisti più anziani nelle collisioni è proporzionalmente minore, ma ciò non vale per alcuni scenari di circolazione. Negli incidenti associati agli incroci e alle svolte, il coinvolgimento dei conducenti più anziani è più che proporzionale".

 

Argomento delicato

Nelle discussioni relative al traffico, la questione se gli anziani siano conducenti più pericolosi è delicata. Volvo Cars affronta il problema da un'angolazione diversa e più costruttiva. "Sappiamo che in alcune situazioni di traffico gli automobilisti anziani si comportano in modo diverso. Stiamo accumulando le conoscenze necessarie per progettare sistemi di sicurezza in grado di migliorare la sicurezza in tali situazioni", dichiara Thomas Broberg. Volvo Cars svolge ampie ricerche sul comportamento delle persone nel traffico del giorno d'oggi, con l'obiettivo di conoscere meglio il modo in cui esse reagiscono alle situazioni complesse e le gestiscono.

 

Studio del comportamento agli incroci

Thomas Broberg ha partecipato a un progetto di ricerca congiunto presso l'Istituto nazionale svedese di ricerca sulla viabilità e i trasporti (VTI) di Linköping, volto ad appurare se gli automobilisti più anziani presentano un comportamento di ricerca visiva diverso in prossimità degli incroci. "Intendevamo valutare in quale misura il comportamento visivo potesse spiegare il coinvolgimento dei conducenti più anziani negli incidenti che si verificano agli incroci", spiega Thomas Broberg.

 

Servendosi di alcuni annunci sul quotidiano locale, nonché dei dati disponibili nel database presente sul sito Web dell'istituto VTI, sono stati selezionati due gruppi di soggetti. Metà di questi ultimi aveva più di 75 anni, mentre l'altra metà aveva un'età compresa fra 35 e 55 anni. Entrambi i gruppi hanno percorso il medesimo tracciato di prova, che prevedeva vari limiti di velocità e una serie di situazioni quali  incroci a T, cartelli di stop in corrispondenza di incroci a due strade e incroci a quattro strade con semafori e rondeau. Oltre alla prova di guida, sono state eseguite una misurazione della flessibilità del collo e una prova del campo visivo utile (UFOV, Useful Field Of View).

 

Base di differenze per lo sviluppo

Thomas Broberg riassume i risultati: "Gli esiti delle prove UFOV e delle misurazioni della flessibilità del collo hanno evidenziato una chiara differenza associata all'età. Il gruppo di conducenti più anziani ha fatto registrare una minore flessibilità del collo e campi visivi più limitati. Durante la prova di guida, le nostre apparecchiature di monitoraggio hanno rilevato delle differenze nell'area di interesse cui i conducenti volgevano lo sguardo. Per posizionarsi nel traffico, gli automobilisti più anziani si concentravano maggiormente sulle linee e i simboli della segnaletica stradale, mentre quelli più giovani prestavano maggiore attenzione agli oggetti dinamici, come le altre vetture, che rappresentavano una potenziale minaccia". Volvo Cars si baserà su questi risultati per affinare lo sviluppo di nuovi sistemi di sicurezza preventiva e di supporto.

 

"Assegniamo una priorità ai problemi più diffusi e pericolosi nel traffico reale. Concentrarsi sugli incroci è uno dei passi logici successivi, in quanto la ricerca descritta mostra che i conducenti più anziani beneficerebbero di un supporto in queste situazioni. L'effetto indiretto positivo consiste nel fatto che i sistemi di sicurezza orientati alle esigenze specifiche degli automobilisti più anziani saranno utili anche per quelli più giovani", conclude Thomas Broberg.

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