Comunicati stampa

La cintura di sicurezza a 3 punti ha salvato finora oltre un milione di vite umane, e potrebbe salvarne oltre centomila all'anno in futuro

 

La cintura di sicurezza a 3 punti ha salvato finora oltre un milione di vite umane, e potrebbe salvarne oltre centomila all'anno in futuro

 

Salvare una vita può richiedere gesti semplici, come afferrare, tirare e far scattare. Chi indossa una cintura di sicurezza ha il 50 percento di probabilità in più di sopravvivere a una collisione [1]. Le cinture a tre punti sono e rimarranno il principale dispositivo per la sicurezza, ma se venissero utilizzate in modo più sistematico potrebbero salvare ancora più vite umane.

 

"La cintura a tre punti è unica in quanto migliora la sicurezza di tutti i tipi di occupanti in ogni genere di incidente, sia sui sedili anteriori, sia su quelli posteriori. Si parla spesso dell'effetto protettivo nelle collisioni frontali, ma le cinture contribuiscono anche a evitare che gli occupanti delle vetture vengano proiettati fuori dalle stesse in caso ad esempio di ribaltamento", afferma Hans Nyth, responsabile del centro per la sicurezza di Volvo Cars.

 

L'elemento di importanza cruciale è la capacità delle cinture di sicurezza di trattenere gli occupanti sui sedili. Perde infatti la vita ben il 75 percento delle persone proiettate fuori da un'auto nel corso di un incidente [2]. Nel complesso, le cinture riducono del 50 percento circa il rischio di morte o lesioni gravi a seguito di una collisione [3].

 

Lo strumento più efficace per salvare vite umane
È impossibile definire con precisione il numero di vite umane salvate dalle cinture a tre punti a partire dagli anni '60, in quanto non esistono statistiche coordinate a livello globale sulla sicurezza stradale, ma si stima che esso sia leggermente superiore a un milione, e che il numero di coloro cui le cinture di sicurezza hanno evitato lesioni gravi sia superiore di molte volte a tale valore [4].

Si stima che in Europa le cinture di sicurezza riducano ogni anno i decessi di oltre il 40 percento, e che nel 2005 11.700 conducenti dell'UE siano sopravvissuti a incidenti stradali grazie specificamente al fatto di avere indossato la cintura di sicurezza. Nella sola Germania i casi in questione sono stati 2.000. Se tali conducenti non avessero indossato la cintura, il numero dei decessi verificatisi in tale anno nel Paese sarebbe raddoppiato [5].

 

Stime analoghe relative agli USA indicano che nel 2004 l'uso delle cinture di sicurezza ha salvato 15.200 vite umane, consentendo - tra le altre cose - un risparmio di 50 miliardi di dollari di costi sociali [6].

 

Ancora un notevole potenziale
La diffusione dell'uso delle cinture di sicurezza presenta notevoli differenze fra le varie parti del mondo. In alcune aree, come l'isola Sakhalin, in Russia, il tasso di utilizzo delle cinture di sicurezza è pari soltanto al 3,8 percento. I livelli di utilizzo più alti si registrano nei Paesi con un reddito medio elevato, come la Francia, la Germania, la Svezia, l'Australia e il Canada, dove indossa la cintura di sicurezza in media il 90 - 99 percento degli occupanti dei sedili anteriori e l'80 - 89 percento di quelli dei sedili posteriori [7].

 

Negli USA si registrano di solito valori inferiori, in quanto la legislazione del Paese è in ritardo in tale ambito rispetto a quella europea. Nel 2008 gli Stati Uniti hanno tuttavia raggiunto un nuovo primato, poiché ha indossato la cintura di sicurezza in media l'83 percento degli occupanti dei sedili anteriori [8].

Nel 2004 le vetture immatricolate in tutto il mondo erano 620 milioni, circa 270 dei quali in Europa e 202 negli USA [9]. Si prevede che alla fine del 2008 il totale complessivo sarà prossimo a 800 milioni di vetture [10], e che nello stesso anno il numero di decessi a livello globale raggiungerà l'incredibile totale di 1,2 milioni [11].  La maggior parte dell'aumento del numero di vetture e conducenti si verifica al di fuori dell'Europa e degli USA.

 

"In molti Paesi con un'elevata densità di veicoli il vero problema è costituito dal fatto che troppe persone continuano a non utilizzare le cinture di sicurezza, che sono con largo margine lo strumento con le massime potenzialità di salvataggio di vite umane nel traffico di oggi", aggiunge Hans Nyth.

 

Le stime relative agli USA indicano che ogni aumento di un punto percentuale dell'utilizzo delle cinture salva 270 vite umane all'anno [12]. Gli studi condotti in Europa mostrano che se tutti i Paesi dell'UE raggiungessero il livello di utilizzo delle cinture dei paesi membri migliori sotto tale profilo, sarebbe possibile salvare altre 7.000  vite umane [13].

 

Nei Paesi industrializzati, in cui le auto vengono utilizzate ormai da tempo, le cinture di sicurezza presentano quindi ancora un notevole potenziale non sfruttato di risparmio di vite umane. Tali potenzialità sono inoltre ancora maggiori nei Paesi dell'Asia, dell'America del Sud e dell'Africa in cui il numero delle vetture è in rapido aumento.

 

Se in tali aree il tasso di utilizzo delle cinture raggiungesse i livelli europei, si potrebbero salvare altre decine di migliaia di vite umane, portando quindi il totale mondiale a oltre centomila all'anno.

 

Occorrono ulteriori sforzi
A partire dagli anni '60, Volvo Cars si è impegnata a fondo per incrementare i livelli di utilizzo delle cinture. Nils Bohlin tenne ad esempio una lunga serie di presentazioni in concomitanza con l'introduzione negli USA delle cinture di sicurezza a tre punti, allo scopo di convincere dei vantaggi delle stesse il pubblico più vasto possibile.

 

In anni recenti, Volvo ha partecipato a campagne come quella "Buckle up" (Allacciate le cinture), continuando al contempo a rendere le cinture sempre più efficienti e pratiche da utilizzare. Malgrado ciò, per raggiungere in tutto il mondo livelli elevati di utilizzo delle cinture di sicurezza occorrono ancora ulteriori sforzi da parte sia degli enti pubblici, sia delle aziende private.

 

Modi per incrementare l'utilizzo delle cinture di sicurezza
L'introduzione di cinture più semplici da usare e di avvisatori per le cinture di sicurezza si sono rivelati metodi efficaci. Detto questo, i principali fattori di incremento dell'utilizzo delle cinture di sicurezza sono le disposizioni di legge, le multe, le campagne e le ispezioni. L'obbligo di indossare le cinture è probabilmente la misura di maggior successo adottata dalle autorità per salvare vite umane sulle strade.

L'introduzione delle prime leggi che prescrivevano l'obbligo di installazione delle cinture di sicurezza su tutte le vetture risale agli anni '60, ma le prime leggi contenenti l'obbligo di indossare le cinture furono varate soltanto nel 1971. Ciò avvenne nello stato australiano di Victoria, e nel primo anno i decessi per incidenti stradali diminuirono del 18 percento.

 

Malgrado tali eccellenti risultati, furono tuttavia necessari alcuni anni prima che la maggior parte dei Paesi europei adottasse iniziative analoghe, mentre gli USA lo hanno fatto soltanto di recente. In molte aree del mondo continuano a non esservi leggi che impongano l'uso delle cinture di sicurezza, con un influenza negativa sia sull'utilizzo delle stesse, sia sulla protezione dei passeggeri posteriori.

 

I Paesi con bassi livelli di utilizzo delle cinture possono tuttavia recuperare rapidamente terreno, come nel caso ad esempio del Costa Rica, che nel periodo 2003 - 2004 è riuscito a coordinare con successo attività legislative, campagne per la consapevolezza della pubblica opinione e ispezioni lungo la falsariga dei paesi industrializzati. Nell'anno della campagna, l'utilizzo è passato dal 24 all'82 percento dei conducenti.

All'altro capo del mondo, nella Corea del Sud, la combinazione di alcune campagne a favore delle cinture di sicurezza, di una maggiore severità della polizia a livello nazionale e di un notevole aumento dell'entità delle multe ha dato luogo a un considerevole aumento dell'utilizzo delle cinture da parte dei conducenti, passato dal 23 al 98 percento in meno di un anno [14].

 

Miti persistenti sulle cinture
Se i vantaggi offerti dalle cinture sono così evidenti, perché non tutti le utilizzano? Una ragione risiede nella persistenza di percezioni e pregiudizi sulle cinture, ad esempio che è pericoloso indossarle se si rimane bloccati in una vettura ribaltata, che gualciscono i vestiti, che sono scomode, che il volante o l'airbag offrono una protezione sufficiente, e così via. Indipendentemente dalle obiezioni di ciascuno, tuttavia, come regola di base è sempre meglio, per tutti e a qualunque velocità, indossare una cintura di sicurezza che non farlo (malgrado le piccole grinze prodotte su camicie o giacche).

Le cinture di sicurezza sono vitali anche nelle collisioni a bassa velocità nel traffico urbano, dove si verifica la maggior parte degli incidenti stradali. Le forze in gioco a bassa velocità sono nettamente superiori a quanto si potrebbe immaginare. Una collisione a 50 chilometri all'ora equivale a una caduta dal terzo piano di un edificio. Una persona preavvertita può prepararsi a resistere a impatti con velocità fino a circa 7 chilometri all'ora. Ecco perché occorre indossare sempre le cinture di sicurezza. L'airbag è un'eccellente integrazione ma, per l'appunto, è soltanto un'integrazione, e non è mai in grado di sostituire la cintura di sicurezza [15].
 
Come disporre la cintura
Per una sicurezza ottimale, è vitale disporre correttamente la cintura. La fascia diagonale deve trovarsi sul petto, il più vicino possibile al collo. Ciò garantisce l'angolazione giusta della cintura, facendo sì che la maggior parte delle forze che si esercitano sul corpo venga assorbita dalle spalle e dal petto. La fascia inferiore deve essere disposta trasversalmente sulla parte bassa del bacino, verso le cosce, non sullo stomaco. Una volta allacciata, la cintura deve essere tesa, in quanto offre una protezione tanto più elevata quanto più è aderente al corpo. La cintura non deve essere attorcigliata né danneggiata.

 

Le donne incinte devono indossare la cintura di sicurezza anche verso la fine della gravidanza. La cintura deve essere disposta saldamente a contatto con la spalla, con la parte diagonale fra i seni e il fianco dello stomaco. La fascia delle anche deve appoggiare piatta contro il fianco delle cosce, il più bassa possibile al di sotto dello stomaco, e non deve mai essere lasciata risalire.

 

Quando si utilizza una cintura a tre punti per un bambino seduto su un cuscino o un sedile per bambini, vale la stessa geometria indicata per gli adulti. Non è un problema se la cintura è a contatto con il collo, ma è assolutamente vietato disporre la cintura sotto il braccio dei bambini, poiché ciò può causare loro gravi lesioni.

  • 1. European Transport Safety Council (ETSC, Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti), "Increasing seat belt use" (Incrementare l'utilizzo delle cinture di sicurezza), 2007
  • 2. http://www.preventioninstitute.org/traffic_seatbelt.html
  • 3. European Transport Safety Council (ETSC), "Increasing seat belt use", 2007
  • 4. Stima Volvo basata su dati statistici generali e interni relativi agli incidenti e all'uso delle cinture
  • 5. European Transport Safety Council (ETSC), "Increasing seat belt use", 2007
  • 6. National Center for Statistics and Analysis (NHTSA, Centro nazionale per le statistiche e le analisi), Traffic Safety Facts (Fatti relativi alla sicurezza stradale), 2007
  • 7. Global Road Safety Partnership (GRSP, Partnership globale per la sicurezza stradale)
  • 8. National Center for Statistics and Analysis (NHTSA), Traffic Safety Facts, 2007
  • 9. Society of Motor Manufacturers and Traders (Associazione dei costruttori e distributori di motori), 2004
  • 10. World Wildlife Foundation (WWF, Fondo Mondiale per la Natura)
  • 11. Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
  • 12. National Center for Statistics and Analysis (NHTSA), Traffic Safety Facts, 2007
  • 13. Global Road Safety Partnership (GRSP)
  • 14. Global Road Safety Partnership (GRSP)
  • 15. Associazione nazionale svedese per la sicurezza stradale (NTF)
Keywords:
Product News
I fatti e le descrizioni contenuti in questo materiale per la stampa si riferiscono alla gamma internazionale di autovetture prodotte da Volvo Cars. Le caratteristiche descritte possono essere optional. I prodotti Volvo in vendita sul mercato italiano possono variare in termini di specifiche e allestimenti rispetto a quanto illustrato sul sito.