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50 anni fa, ad agosto del 1958, il modello PV 444 diventava 544

 

Quando la Volvo Amazon venne presentata, verso la fine dell'estate del 1956, la maggior parte delle persone era convinta che il modello PV, con la sua linea già un po' datata, non avrebbe avuto una vita particolarmente lunga. Grazie alla fedeltà della clientela e a livelli di vendita solidi sia in Svezia, sia all'estero, esso conobbe invece qualcosa di simile a una seconda giovinezza. Il 25 agosto 1958, Volvo presentò un modello PV completamente rielaborato, denominato PV 544.

 

L'economista Assar Gabrielsson commetteva raramente errori di valutazione, ma durante la sua permanenza alla guida di Volvo ciò accadde in realtà in un paio di circostanze. Una di queste ebbe a che vedere con la previsione relativa alla produzione totale per la gamma PV 444, in origine pari a 8.000 vetture e in seguito portata a 12.000 auto. Nessuna di tali stime ha rispecchiato in qualche misura la realtà, in quanto molti anni dopo la produzione totale aveva ampiamente superato la soglia delle 200.000 unità. Includendo nel totale anche il modello PV 544, derivato dal predecessore, si giunge a quasi mezzo milione. La piccola PV, con la sua convessità posteriore, venne realizzata in una serie di versioni dal 1947 al 1965, sfidando le predizioni di numerosi osservatori del settore. A conti fatti, sono state prodotte 15 serie di modelli PV, vale a dire otto serie 444 e sette serie 544. Se si chiedesse alle persone di età superiore a 45 anni quale modello sia davvero rappresentativo del marchio Volvo, nella quasi totalità dei casi la scelta cadrebbe sulla PV.

 

La novità di rilievo era il parabrezza in un pezzo unico
La scocca di base era la stessa del modello 444, ma la novità di rilievo del modello 544, progettato per cinque occupanti, da cui il numero "5" nella sigla, era costituita dal nuovo parabrezza in un pezzo unico. La Volvo 444 aveva sempre conservato il parabrezza suddiviso per motivi di riparazione e assicurativi, ma nel 1958 non vi erano quasi più vetture dall'aspetto così antiquato. Il nuovo parabrezza, di grandi dimensioni, rappresentava un notevole miglioramento del modello PV, e rendeva molto più luminoso l'abitacolo.

 

Dal punto di vista della comunicazione, la Volvo PV 544 esordì in modo eccellente negli Stati Uniti, un mercato vitale, sotto forma di "compagna di allenamento". Nella primavera e nell'estate del 1959, durante la preparazione alla sfida per il titolo mondiale dei pesi massimi negli USA, Ingemar Johansson, noto allora come Ingo, venne affiancato da un altro sfidante svedese, vale a dire una nuova PV 544 bianca dotata di pneumatici con fascia bianca e di gradevoli barre (dette all'americana) sopra i paraurti. L'allenatore di Ingo, Nisse Blomberg, aveva un'auto scura con le stesse caratteristiche, e seguiva lentamente il pugile ogni volta che usciva per una corsa di allenamento. Le vetture attirarono ovviamente un notevole interesse, e comparvero su molti quotidiani, specialmente dopo il famoso destro di Ingo del 25 giugno.

 

Sopravvissuta
La produzione ininterrotta del modello PV evidenziò tuttavia la precisione e la perizia finanziaria del lavoro svolto dall'economista Gabrielsson. La vettura era relativamente economica da produrre; la costante evoluzione tecnica in atto presso Volvo consentiva inoltre di mantenere aggiornato ciò che si trovava sotto la carrozzeria, nonché di introdurre in modo semplice e poco costoso migliorie estetiche di un certo impatto. A differenza della Amazon, tuttavia, il modello PV non venne mai equipaggiato con freni a disco. La Volvo 544 aveva ereditato dal modello 444 un altro punto debole, vale a dire le maniglie esterne delle porte, che assomigliavano a quelle delle porte delle abitazioni; queste rendevano piuttosto complessa la chiusura delle porte e tendevano inevitabilmente a creare problemi nel corso degli anni. Sotto molti altri punti di vista, tuttavia, la vettura si avvicinava alla perfezione.

 

Negli anni '60, il modello PV 544 sopravvisse in un relativo anonimato, con poche variazioni della produzione di anno in anno, ma con una clientela comunque fedele. Volvo sapeva bene che il fatto che la vettura iniziasse a sembrare antiquata costituiva un problema per l'azienda, ma si trattava pur sempre di un'ottima auto. Nel numero di novembre del 1963, il periodico americano di motori Road & Track affermava infatti testualmente: "La Volvo PV 544 è soprattutto una vettura pratica. Le caratteristiche più attraenti di questa Volvo sono la solidità e la qualità di ogni dettaglio. La vettura non contiene alcun componente inadeguato o sottodimensionato, e questo è più che sufficiente per compensare l'eventuale percezione di una carenza di fascino".

 

L'ultima vettura prodotta fu una versione Sport di colore nero
Le uniche altre vetture ancora in produzione con un progetto vecchio di vent'anni erano la tedesca VW e l'inglese Morgan, ma era impossibile fermare il tempo. La PV 544 venne presentata ad agosto del 1965 come modello per il 1966, ma poi giunse il momento dell'addio. Alle ore 15 del 20 ottobre 1965, dalla catena di montaggio dello stabilimento di Lundby uscì, con il numero 440.000, l'ultimo esemplare della serie PV, una versione Sport speciale di colore nero con interni rossi attualmente esposta presso il museo Volvo. La Amazon rimase così per un anno l'unico alfiere della gamma di vetture station wagon Volvo, fino a quando venne affiancata, e rapidamente detronizzata, dalla Volvo 144.

 

Fra l'altro, forse non tutti sanno che:

  • quando l'ultima serie della PV 544 venne presentata come modello per il 1966, il suo prezzo in Svezia era pari a 13.000 corone per la versione Special e a 13.600 corone per la versione Sport;
  • la pratica veneziana del radiatore, introdotta sulle unità PV nel 1950, scomparve ad agosto del 1964 con l'introduzione del modello 544 F, che montava allora già da due anni un termostato;
  • i modelli PV 444 o 544 non vennero mai realizzati in versioni con guida a destra o a quattro porte, né furono mai dotati di orologio;
  • nel 1964 la PV 544 vinse il rally East African Safari con un equipaggio formato dai fratelli Singh, indiani del Kenya;
  • negli anni successivi la PV 544 partecipò con notevole successo alla corsa automobilistica su strada Carrera Panamericana, che si svolgeva in Messico;
  • la PV 544 fu un'auto da corsa di notevole successo sia nei rally, sia nelle competizioni su strada, aggiudicandosi vari campionati;
  • dei 440.000 esemplari di vetture PV costruiti negli anni, 160.000 vennero esportati e 280.000 rimasero in Svezia. Ancora oggi, sulle strade svedesi è possibile imbattersi quasi ogni giorno in molte di queste vetture, che fungono ancora da fidato mezzo di trasporto quotidiano.

Per ulteriori informazioni sui modelli Volvo classici, visitare il sito www.volvocars.com/heritage

 

 

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PV 444, 1946, Product News
I fatti e le descrizioni contenuti in questo materiale per la stampa si riferiscono alla gamma internazionale di autovetture prodotte da Volvo Cars. Le caratteristiche descritte possono essere optional. I prodotti Volvo in vendita sul mercato italiano possono variare in termini di specifiche e allestimenti rispetto a quanto illustrato sul sito.
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