Comunicati stampa

1930-1939

1930 - 1939

 

 

 

Alla funzionalità si aggiunge la forma

 

LA PRIMA VOLVO AERODINAMICA, LA PV36 O CARIOCA COME ERA ANCHE CONOSCIUTA, FU LANCIATA NEL 1935.

 

1930
A seguito della positiva accoglienza riservata dal mercato dei taxi alla PV651, i tempi sembrarono maturi per lanciare un taxi di maggiori dimensioni. In marzo, Volvo presentò i primi due modelli a 7 posti, il TR671 e il TR672. La sigla TR stava ad indicare un veicolo da trasporto. Il telaio, lo stesso utilizzato sulle PV650/651, era stato allungato. A partire da quel momento fu fatta una distinzione fra le designazioni dei modelli destinati ai privati e ai taxi.
Le berline facevano parte della serie PV650, dove i numeri indicavano una vettura a 5 posti con motore a 6 cilindri. I taxi furono inclusi nella serie TR670, vetture a 7 posti.
In agosto venne lanciata una nuova vettura, la PV652, versione più lussuosa della PV651. All'interno, la strumentazione e i sedili anteriori erano diversi. All'esterno, i parafanghi posteriori erano più lunghi e la forma arrotondata del lunotto posteriore più accentuata. La differenza più importante riguardava l'impianto frenante, con l'installazione di freni idraulici. Il prezzo di questa vettura era di 6.900 corone svedesi.
Nel 1930 Volvo acquisì il suo fornitore di motori, Pentaverken a Skövde e la fabbrica di Hisingen, fino a quel momento di proprietà di SKF. Volvo contava ora diverse centinaia di dipendenti.

 

1931
In Svezia, le vendite di automobili crollarono a causa della crisi economica internazionale. Malgrado la situazione difficile, Volvo conservò però la sua quota di mercato dell'8%. General Motors, che a Stoccolma possedeva una fabbrica di assemblaggio per la Chevrolet, accusò Volvo di costruire un prodotto che non era svedese. Volvo calcolò allora che in media il 90% del valore delle vendite rimaneva all'interno del paese e da quel momento iniziò a pubblicizzare le proprie vetture come "vetture svedesi". Quello stesso anno uscirono il TR673 e TR674, evoluzioni dei modelli TR precedenti e con nuove caratteristiche, fra cui una scocca più lunga e più larga. Per la prima volta Volvo pagò un dividendo ai propri azionisti.

 

1932
In gennaio le vetture vennero sottoposte a modifiche importanti. La cilindrata del motore venne portata a 3.366 cc, con una potenza di 65 cv a 3200 giri/min. Il cambio passò da 4 a 3 marce, ma con sincronizzazione sulla seconda e sulla terza marcia e ruota libera. L'idea era quella di ridurre il consumo di carburante del 20% alla velocità di crociera. Dall'inizio della produzione al maggio 1932, Volvo aveva consegnato 10.000 veicoli, di cui 3.800 automobili (1.000 a 4 cilindri e 2.800 nella versione a 6 cilindri) e 6.200 autocarri.

 

1933
In agosto vennero presentati i nuovi modelli PV653 (standard) e PV654 (de Luxe). Il telaio ricordava molto quello della PV651/652 ma, sulla scia del design americano, era stato rinforzato da una traversa al centro. Per la prima volta, la scocca era interamente in metallo. L'acquirente poteva inoltre scegliere fra ruote con razze in legno o in acciaio, entrambe smontabili. I cerchi erano più piccoli, 17" rispetto ai 19" precedenti, per conferire alla vettura un aspetto più moderno. La strumentazione era raggruppata di fronte al conducente e, come nuova caratteristica, fu introdotto un cassetto portaoggetti con coperchio. Il motore, sospeso in cinque punti, fu isolato dal telaio per mezzo di supporti in gomma. Volvo si era fortemente impegnata nella creazione di un veicolo silenzioso; ad esempio, la paratia fra abitacolo e motore era stata insonorizzata. Un'altra importante nuova caratteristica era il carburatore invertito, con filtro dell'aria e silenziatore sull'aspirazione; invariata restava la potenza del motore. Esternamente, la differenza fra i due modelli era evidente; le versioni di lusso erano infatti dotate di speciali luci posteriori e di doppio avvisatore acustico.

 

1934
In primavera venne presentata una nuova serie di taxi a 7 posti, i TR675-679, esteriormente molto simili ai modelli PV653/654. Erano venduti anche come pianali con allestimenti diversi su due interassi di diversa lunghezza.
L'obiettivo di vendite per il 1934, di 3.000 vetture, fu quasi raggiunto, con un totale di 2.984 vetture, 775 delle quali all'estero.

 

1935
Il 1935 fu un anno ricco di avvenimenti per Volvo. La grande novità fu rappresentata dalla PV36, "la vettura aerodinamica", chiaramente ispirata al design americano.
Il motore era quello dei modelli "classici", ma il cambio non aveva la ruota libera. La vettura presentava un parabrezza in due parti, la carenatura delle ruote posteriori, un bagagliaio integrato e un abitacolo spazioso. Pesava 1.660 kg.
Si era lavorato molto per aumentare il comfort e il sedile posteriore era più largo rispetto ai modelli precedenti. 6 sedili potevano accogliere tre persone davanti e tre dietro.
La PV36 era stata progettata come modello di lusso relativamente costoso: 8.500 corone svedesi. Pertanto era stata prevista una serie di sole 500 vetture, previsione che si rivelò corretta poiché ci volle molto tempo per venderle. La PV36 era soprannominata Carioca, forse dal nome del ballo sudamericano in voga a quei tempi.
Nel 1935 venne lanciato anche il modello successivo della PV653/654, la PV658/659. Il cofano era stato modificato e, per la prima volta, davanti al radiatore era stata montata una "griglia".
Lo stesso anno nacquero anche dei nuovi modelli di taxi, i TR701-704. Le modifiche esterne erano minime, ma il motore era stato maggiorato e sviluppava oltre 80 cv.
Nel 1935 Volvo si quotò alla Borsa di Stoccolma.

 

1936
Contemporaneamente alla PV36, era stato sviluppato un modello meno complesso e più economico. Venne chiamato PV51 e riscosse un grandissimo interesse. Nonostante il suo prezzo fosse superiore a quello della maggior parte delle rivali della stessa classe, i clienti erano disposti a pagare alcune centinaia di corone in più per questa prima "automobile per tutti", ma con un nome che la gente associava alla qualità: Volvo.
Le linee della PV51 non erano estreme come quelle della PV36, ma il carattere era identico. La scocca era più stretta, con un parabrezza piatto e in pezzo unico. La sezione posteriore e le porte erano praticamente identiche a quelle della PV36 e la ruota di scorta era sempre posta nel bagagliaio.
Anche il motore, con una potenza di 86 cv, era rimasto immutato ma, con un peso di 1.500 kg, la PV51 era molto più veloce dei modelli precedenti. Tuttavia in certi punti era stata semplificata a un livello quasi inaccettabile. Presentava ad esempio un solo tergicristallo, era sprovvista di braccioli e anche la tappezzeria era a buon mercato.
Il prezzo di 5.800 corone svedesi attrasse però numerosi clienti e le vendite andarono bene.

 

1937
L'inizio dell'anno fu segnato dal lancio della PV52, con una dotazione superiore a quella della PV51. Aveva doppie visiere parasole, due tergicristalli, un orologio elettrico, volante elastico, riscaldatore con funzione di sbrinatore, un potente avvisatore acustico, schienali pieghevoli, una luce di cortesia sul sedile posteriore e braccioli su tutte le porte.
Il 1937 fu un altro anno record per Volvo. La produzione salì a 1.804 vetture, compresa la 25.000esima dall'inizio dell'attività, una PV52.

 

1938
In marzo venne presentata la PV 51 Special, seguita dalla PV52 Special. Furono introdotti nuovi colori, blu chiaro, rosso bordeaux, verde chiaro e nero, oltre a una vasta scelta di interni.
Il 1938 fu il primo anno in cui Volvo presentò i nuovi modelli in autunno, sull'esempio degli americani. Voleva così dimostrare di averli ormai "raggiunti".
I nuovi modelli di quell'anno furono le versioni standard della PV53 e della PV54 e le versioni di lusso della PV55 e della PV56.
Si presentavano con muso più stretto e calandra dal design più audace, fari più allungati ed emblema del radiatore con funzione anche di maniglia del cofano.
Per la prima volta venne montato un tachimetro orizzontale.

 

Per i proprietari di taxi, vennero presentati i modelli PV801 (con vetro interno) e PV802 (senza vetro interno), disponibili anche in una versione pianale (PV810), con interasse più lungo.

 

La carrozzeria aveva linee arrotondate e un moderno frontale affusolato.
Entrambe le versioni erano dotate di otto sedili (conducente e sette passeggeri, tre dei quali su strapuntini).

 

1939
Con le prime avvisaglie di guerra, la penuria di carburante si fece drammatica. Un'alternativa alla benzina era il gas di gasogeno, ottenuto dal carbone.
Volvo aveva già iniziato a produrre gasogeni nella primavera di quell'anno, scelta che le diede una lunghezza di vantaggio sui concorrenti.
Le vendite partirono infatti circa sei settimane prima degli altri costruttori.
Quell'anno, i dirigenti Volvo decisero di iniziare a produrre una nuova vettura che sostituisse la PV53-56. In settembre i progetti preliminari erano già pronti, ma la produzione non si concretizzò perché lo scoppio della seconda guerra mondiale interruppe l'automobilismo privato.

 

NEL 1932 IVAN ÖRNBERG FU CHIAMATO A INFONDERE UNA VENTATA DI NOVITÀ NEI MODELLI DELLE VETTURE VOLVO. ÖRNBERG AVEVA SEMPRE LAVORATO PER L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA AMERICANA, PRIMA CHE ASSAR GABRIELSSON LO CONVINCESSE A TORNARE IN SVEZIA E AD ENTRARE IN VOLVO.
COMINCIÒ NEL 1932 COME DIRETTORE TECNICO PER IL SETTORE AUTO. LA SUA ESPERIENZA NEGLI STATI UNITI SI CONCRETIZZÒ NELLA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO MOTORE CHE VENNE INSTALLATO NEI MODELLI DEL 1935. LA PV36, DETTA CARIOCA, ERA OPERA DI ÖRNBERG. |

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