Comunicati stampa

1980-1989

1980 - 1989

 

 

 

Più potenza, velocità e sicurezza

 

SPINTE DA UN POTENTE MODELLO TURBO, LE VENDITE DELLE SERIE 240 E 300 CONTINUARONO A CRESCERE.

 

1980
Uscì la prima vettura con turbocompressore di Volvo Car Corporation! La Volvo 240 Turbo con motore B21 ET da 155 cv era un modello dalle prestazioni elevate e con le caratteristiche tipiche di una vettura sportiva.
Tutti i motori a benzina furono modificati per ridurre il consumo di carburante e migliorare il rendimento.
Nella Serie 340 venne introdotto un propulsore da 2 litri, il B19A, in grado di sviluppare 95 cv.
Nel corso dell'anno venne presentato un nuovo veicolo sperimentale, la VCC (Volvo Concept Car). Con questa vettura Volvo voleva testare nuovi concetti e soluzioni tecniche per il risparmio energetico e la riduzione dell'impatto sull'ambiente. Al posto della tradizionale strumentazione, montava ad esempio dei monitor.
Per l'industria automobilistica il 1980 fu un anno difficile. In Occidente, compreso il Giappone, la domanda di vetture nuove crollò di 2,4 milioni di unità per attestarsi al di sotto dei 30 milioni. Malgrado la contrazione, Volvo riuscì comunque a conservare la sua quota di mercato. In alcuni paesi, fra cui Stati Uniti, Gran Bretagna e Italia, registrò addirittura una crescita.

 

1981
Il 25 febbraio 1981 la vettura numero 1.000.000 lasciò la catena di montaggio di Göteborg per il Nord America. Si trattava di una 240 Station Wagon di color argento. Volvo era diventato il maggior esportatore europeo di auto negli Stati Uniti.
Le novità del 1981 furono l'allungamento della parte anteriore della Serie 340, la presenza di uno spoiler integrato, una nuova calandra e gruppi ottici anteriori con parabole più grandi. Con queste modifiche, l'estetica del nuovo modello della 340 si avvicinò molto a quella delle Volvo più grandi.
Nel corso dell'anno il governo olandese aumentò la sua partecipazione in Volvo Car B.V. portandola al 70% e a Volvo rimase solo il 30%.

 

VCC AND LCP
Queste sigle si riferiscono a due vetture sperimentali, o concept car, progettate per mostrare i possibili sviluppi in materia di design e produzione.
La VCC - Volvo Concept Car - venne presentata nel 1980. Si trattava di uno dei concetti alla base del progetto della Volvo 760. La VCC aveva un motore turbocompresso e sospensioni posteriori molto simili a quelle della futura Volvo 760. Lo spoiler fuoriusciva quando la velocità superava i 70 km/h, altrimenti rimaneva nascosto sotto il paraurti per evitare di venir danneggiato, ad esempio urtando il ciglio del marciapiede. Questa vettura aveva la coda mozza; in altre parole, si trattava di una Station Wagon più corta.
Nel giugno del 1983 venne presentata la LCP, una concept car che suscitò molta attenzione in tutto il mondo automobilistico e con la quale Volvo aveva in progetto di effettuare dei test su materiali leggeri. La sigla LCD stava per Light Component Project. Vennero anche presi in esame modi alternativi per la realizzazione delle vetture, fra cui tecniche di piegatura e l'utilizzo di moduli più grandi. I sedili posteriori erano rivolti all'indietro e i passeggeri guardavano dal lunotto posteriore. I prototipi economici, che pesavano appena 700 kg, consumavano solo 4 litri di carburante ogni 100 chilometri.

 

1982
Il 2 febbraio 1982 Volvo lanciò un nuovo modello, la Volvo 760. Questa vettura innovativa e di classe, presentata contemporaneamente in conferenze stampa in tutta Europa, era al passo con i tempi per linea, qualità e sicurezza.
Aveva due diverse motorizzazioni, il 6 cilindri B28E a benzina e un nuovo diesel turbocompresso a 6 cilindri, il TD24. Grazie al TD24, la Volvo 760 GLE passava da 0 a 100 km/h in 13 secondi, risultando una delle vetture diesel più veloci al mondo. La Serie 300 olandese vantava diverse nuove caratteristiche anche in materia di interni e plancia, ma la vera novità fu la 360 GLT con il famoso motore B19E da 2 litri e impianto ad iniezione computerizzato.
In ottobre la fabbrica di Olofström aveva fornito a Volvo componenti in acciaio stampato per 5 milioni di veicoli. La maggior parte era costituita da carrozzerie di vetture, ma lo stabilimento di Olofström forniva dal 1927 anche componenti per autocarri, autobus e altri veicoli speciali.

 

1983
Nel 1983 risultò evidente che le tre serie Volvo costituivano una gamma ideale. Nonostante la generale recessione del settore, le vendite Volvo crebbero in tutti i mercati. In un anno la produzione aumentò di 54.000 unità per raggiungere il nuovo livello record di 372.400 vetture.
La 760 GLE era ora disponibile con motore da 2,3 litri sovralimentato.
La Serie 240 fu ampliata con una Station Wagon equipaggiata con motore sovralimentato che offriva la stessa velocità, piacere di guida e comfort della berlina.
La Serie 300 adesso comprendeva anche una berlina con aerodinamica migliorata. Il modello di punta della Serie 300, il 360 GLT, venne dotato di un nuovo potente motore che consentiva di accelerare da 0 a 100 km/h in 10,5 secondi.
Volvo presentò un progetto per il futuro: l'LCP 2000 (Light Component Project, ovvero progetto componenti leggeri). Queste quattro vetture sperimentali suscitarono interesse in tutto il mondo per i materiali utilizzati, il design e i bassi consumi di carburante.

 

1984
I tempi erano maturi per l'ingresso di un nuovo modello nella Serie 700, la Volvo 740. I primi due modelli, GLE e Turbo, contribuirono a rafforzare il programma Volvo.
Le Volvo 740 erano dotate di nuovi motori a basso attrito. La Volvo 740 GLE aveva un 4 cilindri da 2,3 litri con iniezione senza contatti, totalmente elettronica. La Volvo 740 Turbo era mossa da un potentissimo motore da 2,3 litri in grado di erogare 182 cv DIN, sovralimentato e con intercooler. Venne presentata anche una versione con motore diesel a 6 cilindri da 2,4 litri.
La forza e la determinazione di Volvo Car Corporation vennero ulteriormente dimostrate da un vasto programma di investimenti per 20 miliardi di corone svedesi per il resto degli anni '80.
A fine esercizio 1983/84, alla guida di Volvo Car Corporation venne chiamato Roger Holtback che sostituì Håkan Frisinger come Presidente di AB Volvo.

 

1985
Il 1985 fu un anno denso di novità.
A completamento della gamma, al Salone dell'auto di Ginevra venne presentata la Volvo 780, una nuova due porte esclusiva sviluppata in collaborazione con la Carrozzeria Bertone di Torino, Italia.
L'olandese Volvo Car B.V. presentò la Volvo 480 ES, una quattro posti dalla linea sportiva e la prima Volvo a trazione anteriore.
Venne lanciata una nuova generazione di Station Wagon: le Volvo 740/760. Volvo poteva ora contare su una gamma di Station Wagon che eguagliava quella delle berline, dalla Volvo 740 GL alla sofisticata 760 GLE.
Le vendite e la produzione continuarono a crescere per il sesto anno consecutivo, per raggiungere quasi le 400.000 unità.
Nel corso dell'anno Volvo iniziò a progettare una nuova fabbrica a Uddevalla, 80 chilometri a nordovest degli stabilimenti di Göteborg. Lo stabilimento europeo Volvo a Ghent, in Belgio, celebrò il suo ventesimo anniversario.

 

1986
In molti paesi europei vennero introdotti motori con convertitore catalitico e sonda Lambda. Fra le novità in tema di motorizzazione vi erano un 6 cilindri a V migliorato, il B280, e modifiche sostanziali al B230K. Un sistema di iniezione controllato da microprocessore consentiva di migliorare le prestazioni e ridurre i consumi di carburante.
Per Volvo fu un grande successo.
A sorpresa, l'azienda superò quota 100.000 unità: nel 1986 vennero prodotte 117.000 Station Wagon. Dal 1980, la produzione Volvo di Station Wagon era più che raddoppiata e Volvo era ormai di gran lunga il maggior produttore di Station Wagon della sua classe.
Volvo introdusse anche una serie di accessori per la sicurezza dei bambini in auto, fra cui un sedile rivolto in senso opposto a quello di marcia per bambini fino a quattro anni di età. Venne presentata la prima edizione del Volvo Traffic Safety Award, un premio del valore di 500.000 corone svedesi.
Nel corso dell'anno, Volvo Car Corporation inaugurò una sofisticata e avanzata galleria del vento in cui era possibile simulare prove fino a 200 km/h.

 

1987
Venne presentata una nuova edizione della Volvo 760 contraddistinta, esteriormente, da un frontale dalle linee più morbide.
Le caratteristiche di guida erano state ulteriormente migliorate grazie alle ruote posteriori indipendenti del Volvo Multilink. Venne inoltre introdotto un climatizzatore a controllo elettronico con microprocessore denominato ECC (Electronic Climate Control).
Su questo modello di 760, tettuccio, sospensioni autolivellanti, alzacristalli elettrici, specchietti retrovisori elettrici e chiusura centralizzata erano di serie. La produzione della Volvo 760 era concentrata nello stabilimento di Kalmar.
La Volvo 780 era dotata anche di un nuovo ponte posteriore e di un nuovo climatizzatore. Sulla Volvo 740 e sulla 480 era disponibile, come optional, l'ABS. La Volvo 480 montava un convertitore catalitico; venne presentata anche con motore sovralimentato. Le Volvo 340/360 erano disponibili anche con marmitta catalitica per il controllo delle emissioni. Altri optional della Volvo 360 erano il servosterzo e l'aria condizionata.

 

1988
La Volvo 440, sviluppata da Volvo Car B.V. in Olanda, fu una presenza importante nel segmento intermedio. La sua tenuta di strada, i suoi dispositivi di sicurezza e l'incredibile spaziosità degli interni furono salutati con entusiasmo dalla stampa.
Al Salone dell'auto di Ginevra venne presentata una nuova versione "brillante", la Volvo 740 GLT, con controalbero, motore a 16 valvole da 159 cv e convertitore catalitico.
In Svezia, un lungo sciopero di tre settimane fece crollare per la prima volta la produzione negli anni '80, con un totale di poco superiore alle 400.000 unità.
Venne completata la nuova fabbrica di assemblaggio a Uddevalla. Nello stabilimento di Torslanda iniziarono i lavori di riconversione ed entrò in funzione un nuovo impianto di verniciatura.

 

1989
Durante l'anno vennero lanciate diverse nuove caratteristiche. La Serie 740 viene rimodernata con due nuovi frontali, uno per la GL/GLE e uno per la GLT/Turbo.
Venne presentata una nuova generazione di propulsori con turbocompressori più compatti, efficienti e dalla manutenzione più semplice.
In Italia e in altri mercati venne lanciato il motore più potente mai realizzato fino a quel momento: il B240GT, un 2 litri, 16 valvole da 200 cv.
Verso la fine dell'autunno venne presentato un altro modello della Serie 400, una versione berlina della 440, con piccole modifiche alla carrozzeria ma motore e telaio identici.
A Göteborg si tenne la prima Experimental Safety Vehicle Conference. Il contributo di Volvo, fra cui la protezione contro gli urti laterali e un cuscino imbottito per bambini integrato nel sedile posteriore, suscitò un grande interesse. Nel corso dell'anno, il lavoro di Volvo Car Corporation mirato alla sicurezza venne premiato in due occasioni. Nils Bohlin, ideatore della cintura di sicurezza a tre punti di attacco, ebbe un riconoscimento dall'American Safety and Health Hall of Fame e il pretensionatore meccanico delle cinture di sicurezza ricevette il premio Prince Michael Road Safety.

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I fatti e le descrizioni contenuti in questo materiale per la stampa si riferiscono alla gamma internazionale di autovetture prodotte da Volvo Cars. Le caratteristiche descritte possono essere optional. I prodotti Volvo in vendita sul mercato italiano possono variare in termini di specifiche e allestimenti rispetto a quanto illustrato sul sito.