Zurigo – Oggi, giovedì, si è svolta nello Schiffbau di Zurigo la serata di apertura della Volvo Art Session 2018. Con il tema «Human meets Digital – Shaping new Realities», l’edizione di quest’anno si occupa della digitalizzazione della vita quotidiana. Momento clou della serata è stata la presentazione del robot Sophia: questa donna robot dalle sembianze umane si è sottoposta alle domande critiche degli esperti Stephan Sigrist (W.I.R.E.) ed Eric Krapf (Atos Schweiz) nell’ambito di una tavola rotonda e ha impressionato il pubblico con la sua prontezza di risposta ed espressività. Più di 500 ospiti invitati hanno potuto ammirare inoltre le avvincenti creazioni degli artisti internazionali Andreas Wannerstedt (SWE), Kuflex (RUS) e Christopher Bauder con Robert Henke (DEU), che si confrontano con le tecnologie di ultima generazione. Il pubblico può visitare gratuitamente la mostra di arte digitale e vedere da vicino il robot Sophia questo venerdì, 7 settembre, dalle 10 alle 20 nello Schiffbau di Zurigo.
La serata di apertura della Volvo Art Session, la piattaforma dedicata all’arte, al design e all’innovazione, quest’anno si è svolta completamente nel segno della digitalizzazione e del progresso tecnologico. Con una mostra di opere d’arte in parte percorribili, gli ospiti presenti hanno potuto vivere in prima persona il leitmotiv di quest’anno: «Human meets Digital – Shaping new Realities».
Il collettivo di artisti Kuflex presenta «Quantum Space» e «Symbiosis», due videoinstallazioni interattive nelle quali il visitatore stesso diventa parte integrante dell’opera d’arte grazie alla tecnologia. L’artista Christopher Bauder e il compositore Robert Henke presentano un’affascinante installazione dal nome «GRID», composta da elementi luminosi cinetici che reagiscono alla musica. Sospesi sopra le teste degli spettatori, questi oggetti fanno pensare a un grande organismo animato. Andreas Wannerstedt mette in scena con «Oddly Satisfying» una serie di sculture 3D animate, che sfuggono alle leggi dell’attrito e della forza di gravità ed esercitano un effetto ipnotizzante sull’osservatore.
Grande scalpore ha suscitato durante la serata di apertura l’entrata in scena di Sophia, attualmente ritenuta il robot in assoluto più simile all’uomo. La presentazione di questa creazione dotata di una notevole espressività, bellezza estetica e capacità di reagire al proprio interlocutore era attesa con molta trepidazione. Davanti agli ospiti e ai rappresentanti dei media riunitisi per l’occasione, Sophia ha partecipato a una tavola rotonda sull’intelligenza artificiale e si è sottoposta alle domande critiche dei due esperti Stephan Sigrist (responsabile del think tank svizzero W.I.R.E.) ed Eric Krapf (CEO di Atos Svizzera).
«È stata una serata di apertura entusiasmante e suggestiva», ha dichiarato Natalie Robyn, Managing Director di Volvo Svizzera. «Il progresso tecnologico avrà senza dubbio un forte impatto sulla vita di tutti noi. La domanda fondamentale da porsi è come intendiamo influire su questo sviluppo come società. Noi di Volvo siamo fermamente convinti che le nuove tecnologie abbiano un senso solo se pongono l’uomo al centro di tutto e rendono la sua vita migliore e più semplice. Per noi sarebbe una grande soddisfazione se questo nostro evento contribuisse ad avviare un dibattito pubblico costruttivo sul tema.»
Sophia e la mostra digitale e interattiva saranno a disposizione di tutte le persone interessate venerdì 7 settembre, dalle 10 alle 20 nello Schiffbau di Zurigo. L’ingresso è gratuito. I visitatori potranno conoscere Sophia più da vicino nei seguenti orari nell’ambito di un meet & greet:
dalle 12.00 alle 13.00 (meet & greet)
dalle 14.00 alle 15.00 (meet & greet)
dalle 16.00 alle 17.00 (meet & greet)
dalle 18.35 alle 19.00 (intervista sul palco)
dalle 19.00 alle 19.30 (meet & greet)
Per maggiori informazioni sulla Volvo Art Session: volvoartsession.com, facebook.com/volvoswitzerland e instagram.com/volvoartsession
Per saperne di più sul robot Sophia: hansonrobotics.com
Maggiori informazioni sugli artisti: andreaswannerstedt.se, kuflex.com, whitevoid.com
