Zurigo – Eccezionale come la storia di successo di Volvo, che dura da 90 anni, è l’impegno della casa automobilistica svedese del segmento premium a favore delle tecnologie d'avanguardia per la sicurezza, fin dall'inizio considerato un requisito fondamentale dai fondatori dell’azienda Assar Gabrielsson e Gustaf Larson. Volvo fu infatti la prima casa automobilistica a introdurre di serie già nel 1959 la cintura di sicurezza a tre punti a livello mondiale. Questa tappa essenziale nella storia delle tecnologie per la sicurezza, sviluppata dall’ingegnere di Volvo Nils Bohlin, ha salvato fino ad oggi più di un milione di vite, riducendo la gravità delle lesioni migliaia di volte. Oggi il marchio svedese celebra ulteriori importanti traguardi nello sviluppo delle tecnologie legate alla sicurezza. 50 anni fa Volvo presentava il primo seggiolino girevole nel quale i bambini piccoli potevano essere trasportati in direzione opposta al senso di marcia e 45 anni fa faceva il suo ingresso il primo seggiolino orientato all’indietro progettato per la Volvo 144.
Con l’Excellence Child Seat Concept, presentato a luglio 2015, la casa automobilistica svedese del segmento premium ha offerto un’anticipazione sulla sicurezza del futuro esibendo un seggiolino girevole in grado di garantire un trasporto particolarmente sicuro e comodo. Il prototipo sviluppato per la Volvo XC90 Excellence a quattro posti si sostituisce al sedile del passeggero anteriore e al suo interno i bambini piccoli possono essere posizionati in modo da essere orientati all’indietro. La valutazione di questo tipo di progetti pone le basi per la pianificazione dei possibili passi successivi.
In tutte le innovazioni introdotte Volvo mette da sempre in primo piano la sicurezza delle persone e, in modo particolare, la protezione dei più piccoli e dei passeggeri più vulnerabili. Volvo compiva i primi importanti passi verso la migliore sicurezza possibile per i bambini già nel 1964, presentando un prototipo di seggiolino orientato all’indietro progettato per la PV 544 (la «Volvo gobbuta»), mentre 50 anni fa metteva in commercio per la prima volta seggiolini sicuri per bambini piccoli disponibili come accessorio per i modelli PV 121 Amazon e 144.
Si trattava dei primi seggiolini per passeggero girevoli al mondo con schienale dotato di imbottitura speciale, pensati per bambini di età compresa tra uno e sette anni che in questo modo potevano essere trasportati orientati all’indietro, messi in sicurezza attraverso apposite cinture subaddominali e a bretella. 45 anni fa Volvo compiva il passo successivo, ovvero quello di essere la prima casa automobilistica al mondo a commercializzare un proprio seggiolino orientato all’indietro e quindi in grado di assorbire al meglio le forze generate in caso di collisione. Si è trattato di uno dei più importanti primati in assoluto in materia di sicurezza nel settore automobilistico. Tutti i test e le ricerche relativi alla sicurezza effettuati da Volvo negli scorsi decenni hanno condotto allo stesso risultato: il modo più sicuro per viaggiare per i bambini piccoli e quello orientato in direzione opposta al senso di marcia.
I seggiolini orientati all’indietro offrono la sicurezza migliore
In Svezia i seggiolini orientati all’indietro sono stati impiegati molto prima che altrove e gli effetti positivi di tale sviluppo possono essere dedotti dalle statistiche sugli incidenti. I dati riportati dalla compagnia assicurativa Folksam mostrano che il rischio che un bambino muoia o venga ferito gravemente in caso di incidente è cinque volte superiore se il piccolo si trova in un seggiolino orientato in direzione del senso di marcia rispetto a uno montato nel senso opposto.
«Noi di Volvo crediamo che una casa automobilistica debba considerare lo sviluppo di sistemi di sicurezza per i bambini parte integrante del processo di progettazione del veicolo. I bambini sono il nostro futuro e meritano solo il meglio quando si tratta di sicurezza», afferma Lotta Jakobsson, Senior Technical Leader presso il Volvo Cars Safety Centre e Technical Leader Interior Safety presso Volvo Cars.
Perché il seggiolino orientato all’indietro è così importante nel trasporto dei bambini a bordo dei veicoli? In caso di collisione frontale la testa di un passeggero orientato in direzione del senso di marcia viene catapultata con notevole forza in avanti e l’unica parte del corpo in grado di trattenerla è il collo. Il collo di un adulto può resistere a una simile sollecitazione relativamente bene, ma le vertebre cervicali non ancora completamente formate e la muscolatura del collo di un bambino piccolo no. Le collisioni frontali rappresentano la tipologia d’incidente più frequente e dalle conseguenze più gravi, per questo è importante che i bambini piccoli viaggino in direzione opposta al senso di marcia: in un primo momento in un seggiolino per neonati e successivamente nel cosiddetto seggiolino orientato all’indietro.
«Il seggiolino ha il compito di distribuire nel miglior modo possibile le forze generate in caso di incidente sulle parti del corpo più robuste del bambino», spiega Lotta Jakobsson. «I neonati e i bambini piccoli dovrebbero essere trasportati il più a lungo possibile orientati all’indietro, almeno fino all’età di quattro anni.»
Nuova Volvo XC60 dotata di seggiolini dal comfort esemplare
Per la nuova generazione di veicoli, tra i quali rientra anche la XC60 appena lanciata in Svizzera, Volvo ha sviluppato nuovi seggiolini in collaborazione con Britax-Römer, uno dei più importanti produttori del settore a livello mondiale. I nuovi modelli offrono maggior comfort in termini di seduta e temperatura, in modo che i bambini viaggino volentieri orientati all’indietro più a lungo. Rendere i veicoli più sicuri per i bambini non è solo il principio fondamentale alla base della filosofia di Volvo, ma anche parte integrante del costante impegno volontario assunto dalla casa automobilistica di produrre i veicoli più sicuri del mondo.
